sabato 20 dicembre 2008

A proposito del termine esoterico


Nel cercare una chiave di lettura dei fatti e dei fenomeni, mi capita speso di attingere e fare riferimento ad insegnamenti di natura esoterica. Ora, al fine di evitare che nell’incappare in questo abusato e vilipeso termine (cui sinceramente, pur rendendomi conto dei rischi, mi secca davvero rinunciare), il pensiero percorra insani sentieri che portano ad immagini oscure e tenebrose di riti sanguinosi e di pratiche, nella migliore delle ipotesi, truffaldine, vorrei spendere qualche riga per spiegarne il vero significato nella sua integrale accezione etimologica e l’ambito cui si riferisce.
La parola “esoterico” – che deriva dal greco esoterikos, ovvero “interno” – indica genericamente le dottrine di carattere segreto i cui insegnamenti sono riservati agli adepti, ai quali è riservata la possibilità della rivelazione della verità occulta, del significato nascosto. Nel linguaggio filosofico, il termine “esoterico” caratterizza l’insegnamento riservato dagli antichi filosofi greci, specialmente da Pitagora e Aristotele ai soli discepoli, in contrapposizione ad “exoterico”, ovvero esterno, destinato cioè ai profani, cioè a quanti non erano iniziati alla comprensione del linguaggio degli adepti. Exoteriche erano definite le lezioni della scuola peripatetica di più facile ascolto, da cui l’attributo passò poi alle opere aristoteliche destinate al grosso pubblico.
Insomma, non si tratta altro che degli insegnamenti che da sempre nella storia dell’umanità i Maestri di vita hanno impartito ai loro allievi. Anche il Maestro Gesù parlava in parabole perché la gente non capisse, mentre nel segreto spiegava ai suoi discepoli ogni cosa.
Nel corso dei secoli la parola ha finito con il venire associata a contesti misteriosi che richiedevano il rispetto del segreto affinché conoscenze antiche fossero tutelate ai più come nel caso di discipline quali l’astrologia, l’alchimia e la magia.
Purtroppo in epoca moderna, dal Seicento ad oggi, per intenderci, con il diffondersi di una concezione della scienza fondata sul materialismo e sul meccanicismo, questo patrimonio di saggezza antica è stato bollato come superstizione contribuendo a svilire il significato profondo del sapere esoterico.
A completare l’opera ha, poi, pensato, nell’ambito della nostra società consumistica, una schiera di truffatori, imbroglioni e sedicenti maghi dai presunti poteri soprannaturali, per non parlare delle tante sette di pazzi che hanno spesso insanguinato la cronaca, che hanno favorito la diffusione degli aspetti più superficiali e deleteri delle antiche conoscenze, aggiungendo alla degradazione anche una connotazione di carattere criminale.

Contrariamente a quanto comunemente si pensa, dunque, gli insegnamenti esoterici si riferiscono all’aspetto luminoso della vita che viene esplorata in tutte le sue dimensioni e manifestazioni al fine di portare ad una reale e completa comprensione della coscienza umana e della conoscenza di se stessi per permetterci di realizzare l’insegnamento consegnato da Gesù nelle mani dell’umanità: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Perché solo conoscendoci a fondo possiamo veramente amarci, amando, così, anche i nostri fratelli.

Nessun commento: